venerdì 29 aprile 2016

Concluso il Deathpoint Blog Tour: è tempo di bilanci

Ora che il Deathpoint Blog Tour è terminato, mi siedo in riva al lago a tracciare un bilancio.
Le fatiche per riuscire a organizzarlo, cercando e trovando la disponibilità di otto blog per poterne ospitare le rispettive tappe, sono alle spalle. Un'esperienza che giudico estremamente positiva per tre motivi, al di là del reale effetto promozionale che non posso ovviamente (ancora) certificare.
1. Ho sviscerato i punti salienti del romanzo "Deathpoint". Mi sono messo in discussione scegliendo blog molto eterogenei fra loro, ognuno con un target diverso. Una scelta controcorrente, in linea con la filosofia particolare del romanzo, non appartenente a un solo genere chiaro. Ho cercato di promuoverlo a un pubblico quanto più vasto ma variegato, per attirare l'attenzione di chi non lo conosce e di chi non pensa che possa affrontare determinati argomenti. Invece "Deathpoint" è un viaggio attraverso tante sfumature che sono state svelate nel Blog tour. Forse non sarà stata la migliore strategia a livello commerciale, ma sono stufo di "leggi non scritte" che debbano per forza indicarti la strada. Chissenefrega.


2. Ho conosciuto persone meravigliose. Il calendario di otto tappe mi ha permesso di contattare e conoscere un po' meglio i rispettivi blogger; ciò che ho trovato è gentilezza, disponibilità, voglia di aiutare gli autori indipendenti. Ringrazio di cuore tutti per la collaborazione: senza di loro il Deathpoint Blog Tour non sarebbe stato possibile.
3. I contatti sono importanti. Consiglio anche ad altri autori il percorso da me seguito, e non solo a fini puramente promozionali. I contatti con blog e persone che bazzicano il web ogni giorno sono importanti, e potrebbero fruttare nel prossimo futuro. Non state a guardare le copie vendute dei vostri libri ma piuttosto quanto riuscite ad allargare le vostre conoscenze.

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