sabato 30 gennaio 2016

Racconti di viaggio: la promozione del romanzo è più impegnativa della scrittura?

Mi trovo nel guado. Gli sforzi prodotti per arrivare alla pubblicazione del mio primo romanzo sono alle spalle. Ciò che ho trovato attraversando il fiume in piena del self publishing è qualcosa di ancora più faticoso: contattare più persone possibile via web, proporre loro scambi di articoli e interviste sui blog, creare mailing list di vario genere cercando di attirare l'attenzione e magari "fidelizzare" i possibili lettori. Niente di nuovo o non immaginato in origine, sia chiaro, ma tutto maledettamente difficile e (per ora) poco gratificante.
I risultati che si possono cogliere nell'immediato sono risibili. Forse, chissà, col passare dei mesi andrà meglio e il romanzo "Deathpoint" si prenderà il giusto spazio che vorrei. Ma si sa, il lavoro dello scrittore («aspirante tale», come piace a me) non termina una volta posta l'ultima virgola al testo. Anzi.
C'è stato molto lavoro da sbrigare anche dopo la pubblicazione dell'ebook, per correggere alcuni refusi che - con mia grande sorpresa - si erano generati dall'ultima conversione del file in formato epub. E chi se lo aspettava? Ero convinto fosse tutto a posto, ma così non era. E allora ecco rendersi necessaria l'ennesima rilettura del testo, e un aggiornamento dell'ebook in vendita, adesso finalmente perfetto da quel punto di vista. L'esperienza si è rivelata utile e la prossima volta, qualora riuscissi a pubblicare un altro romanzo (sto lavorando a tre testi diversi, ma questa è un'altra storia!), non darò più nulla per scontato nell'intero percorso. A ogni piccola modifica non nostra (ovvero effettuata da terzi, sia piattaforma di self publishing sia editore tradizionale), cari colleghi autori, è necessario rileggere ancora l'intero testo, a prezzo di perderci giornate. Purtroppo le conversioni digitali spostano punti, trattini, a capi e soprattutto apostrofo, creando refusi spiacevoli e deleteri per la salute dell'autore (immaginate le dimensioni del mio fegato quando l'ho scoperto?). Per fortuna sono aspetti che si possono sistemare con facilità e in breve tempo. 
Impossibile sarebbe stato piuttosto correggere qualcosa nel libro cartaceo, che invece è stato da subito a posto (visto che qui è sufficiente un'ultima rilettura umana, dell'autore e del correttore di bozze). Il problema, per chi si autopubblica, è semmai il ritardo con cui le librerie fisiche riescono a rifornirsi di copie del romanzo. A oggi, dopo un mese dall'uscita in catalogo, ancora non sono arrivate e alle tante persone (ma proprio tante, questo non me lo aspettavo!) che mi chiedono quando potranno acquistare "Deathpoint", devo sussurrare di pazientare.
Sono tutti aspetti facilmente immaginabili anche per chi non avesse mai pubblicato col self publishing, ma quando li si incontra si storce sempre un po' il naso. Mi viene da pensare che, anche pubblicando con un editore, sarebbe stato così. Anche perché la maggior parte di questi "abbandona" i propri scrittori subito dopo l'iter di pubblicazione (se non addirittura durante... ).
Il dato sicuro è che, a occhio, finora abbia piazzato più copie cartacee che ebook. Non è la speranza di un aspirante scrittore, quanto piuttosto la conferma di abitudini dure da scalfire in Italia. Se il mercato del libro digitale fatica a salire rispetto al 5% del totale, un motivo ci sarà. E pur non rinnegando la mia scelta di essere autore indipendente, ho deciso di inviare il romanzo, sottoforma di ebook, dunque di "prodotto finito", ad alcuni editori. Non lo facevo da tempo. Sperare non guasta mai. Nel frattempo: promozione di "Deathpoint", a noi due.

mercoledì 27 gennaio 2016

La segnalazione del romanzo "Deathpoint" sul blog Aratak

Ringrazio Luca Morandi, blogger che da tempo offre visibilità a scrittori e autori emergenti, per avere segnalato l'uscita del mio romanzo "Deathpoint" tra le nuove pubblicazioni.
Consiglio vivamente di seguire il blog Aratak (sopra il logo in home page) per scoprire nuovi autori e seguire questo gruppo di ragazzi (oltre a Luca Morandi, in arte Aratak, collaborano al blog Carlotta Fiamminghi, Ink Maiden e Il Bagaglio) mossi da passione e competenza.

Qui il post dedicato a "Deathpoint": leggilo.

mercoledì 13 gennaio 2016

Articolo presenta "Deathpoint" sul noto portale tennistico SpazioTennis

Il mio romanzo "Deathpoint" fa parlare di sé e io non posso che esserne felice. Il prestigioso portale SpazioTennis, uno dei principali a livello tennistico in Italia e diretto da Alessandro Nizegorodcew, ha presentato "Deathpoint" con un bellissimo articolo a firma di Giulio Gasparin. Ringrazio di cuore entrambi per la lucida disamina della parte iniziale del romanzo (e per non avere "spoilerato"... ). Prosegue così la campagna promozionale del libro, acquistabile su cartaceo e in ebook.

Qui potete leggere l'articolo apparso su SpazioTennis.